Fotovoltaico: funzionerà anche di notte!

Il fotovoltaico si innova e funziona anche di notte, le Istituzioni infatti stanno adottando alternative più sostenibili in grado di tutelare l’ambiente in cui viviamo. Il problema deriva appunto dall’emergenza inquinamento.

E’ proprio a causa di questa emergenza mondiale che stanno nascendo in tutto il mondo i parchi eolici e si sta perfezionando sempre più la tecnologia utilizzata per la realizzazione dei pannelli fotovoltaici, con nuovi sistemi di accumulo energetico, ricordano gli esperti di Gruppo Aura. In questo ultimo periodo, proprio il mercato del fotovoltaico sta subendo un incremento importante. Secondo gli addetti esperti del settore, negli ultimi 50 anni le sperimentazioni iniziali hanno raggiunto risultati davvero molto sorprendenti.

Stando alle previsioni degli esperti, nel 2019, si è arrivati ad un aumento pari al 20% circa dell’aumento della potenza installata rispetto al 2018 e il nostro Paese figura tra le realtà più dinamiche sotto questo aspetto. Ma le maggiori novità arrivano proprio dal nostro Paese, in quanto, è stato appurato che il fotovoltaico funziona anche durante le ore serali. Questa è una sfida che sempre più imprese, cercheranno di portare avanti, per rendere possibile l’uso di energia prodotta durante il giorno, anche la sera. Il meccanismo sfrutta il sistema dell’accumulo energetico. L’energia prodotta in grandi quantità di giorno tramite il funzionamento dei pannelli fotovoltaici, crea un surplus energetico in grado di caricare le batterie installate nel sistema. Pertanto, l’energia “in eccesso”, oltre a quella accumulata durante il giorno, viene rilasciata dagli accumulatori durante le ore serali e notturne. Ma non solo, perchè proprio questi pannelli, saranno utili anche per alimentare le colonnine di ricarica per le automobili disposte nei centri urbani.

C’è poi anche un’altra novità molto interessante e riguarda il fatto che non si parlerà solo e più di pannelli fotovoltaici da installare sui tetti e sulle mura degli edifici o sui terreni ma di pannelli fotovoltaici che possono essere applicati alle finestre domestiche e che serviranno per ottenere un ottimo risparmio energetico e una maggiore efficienza rispetto a quelli installati sui tetti.

Lo Shanghai Daily ha definito questa scoperta come «una rivoluzione nel fotovoltaico». Spiegando «Attualmente, solo una parte della luce visibile può essere assorbita e convertita in elettricità. Ma quella porzione di spettro luminoso vicina all’infrarosso può comunque essere memorizzata grazie al fosforo a lunga persistenza, rilasciando luce visibile monocromatica di notte. Quest’ultima viene poi assimilata dagli assorbitori e convertita in energia elettrica».

Probabilmente sentiremo d’ora in poi anche più spesso parlare del pannello solare ibrido ad idrogeno, che durante le ore del giorno in cui l’irraggiamento solare è elevato riesce a produrre energia elettrica fruibile per gli apparecchi elettrici della propria abitazione, mentre durante le ore della notte la produzione si trasforma in gas idrogeno ricaricando le celle solari e aumentandone il funzionamento anche la notte. I vantaggi sono molteplici, a partire proprio dalla durata, 40 anni, e con un tempo maggiore di esposizione ai raggi solari, garantisce un rendimento termico pari al doppio, considerando anche la produzione notturna che eliminerebbe il limite finora avuto con i pannelli fotovoltaici tradizionali.

Certificazione OEKO-TEX: cosa significa?

La certificazione OEKO-TEX rappresenta uno standard unico di certificazione e controllo nel settore riguardanti le materie prime tessili, i semilavorati ed i prodotti finiti in tutte le fasi di lavorazione. Tale certificazione consente di identificare tutti quei prodotti che non presentano nessuna tipologia di rischio per la salute del consumatore.

Prima di stabilire che un prodotto sia idoneo alla certificazione, viene sottoposto ad una serie di testi sulle sostanza nocive, incluse:

  1.    sostanze vietate per legge;
  2.    sostanze il cui uso è regolamentato dalla legge
  3.    sostanze chimiche notoriamente nocive per la salute (ma non ancora regolamentate per legge);
  4.   parametri per la salvaguardia della salute.

Lo Standard identificato dall’Oeko-Tex è molto importante, perchè i requisiti richiesti vanno oltre le leggi nazionali esistenti.  Il sistema indipendente di test e certificazione per prodotti tessili riguarda tutte le tipologie produttive mediante la catena di controllo tessile.

Esempi di articoli certificabili:

  • filati greggi e tinti e finiti,
  • tessuti e maglie,
  • accessori come bottoni,
  • cerniere,
  • filati cucirini o etichette,
  • articoli confezionati di diverso tipo (abbigliamento di tutti i tipi, t-shirt, polo, tessuti da casa e arredamento, biancheria da letto, spugne,ecc.).

 

Come ottenere la certificazione di OEKO-TE

I controlli OEKO-TEX delle sostanze tossiche sono progettati considerando la destinazione d’uso dei materiali e dei tessuti. Più è intenso il contatto di un prodotto con la pelle e più questa è sensibile, questo significa che più severi saranno anche  i requisiti umano-ecologici da rispettare.

Le classi di prodotto si distinguono:

Classe di prodotto I:

Articoli per neonati e bambini piccoli fino a 3 anni (biancheria intima, tutine, abbigliamento, lenzuola, spugne ecc.)

Classe di prodotto II:

Articoli utilizzati a contatto con la pelle (biancheria intima, biancheria da letto, t-shirt, calzini ecc.)

Classe di prodotto III:

Prodotti non a contatto con la pelle (giacche, cappotti, ecc.)

Classe di prodotto IV:

Materiali da arredamento/decorativi (tende, tovaglie, rivestimenti per mobili imbottiti, ecc.)

 

Quanto costa ottenere la certificazione?

I costi sono strettamente legati al tipo di prodotto di cui si chiede la certificazione, soprattutto dipendono dalla composizione e dalle lavorazioni di nobilitazione del prodotto.

 

Le aziende sono libere di rivolgersi a uno qualsiasi degli istituti appartenenti all’Associazione Oeko-Tex?

Sì, le aziende sono libere di rivolgersi a uno qualsiasi degli istituti appartenenti all’Associazione Oeko-Tex, in quanto fra gli istituti appartenenti all’Associazione Oeko-Tex esiste un mutuo riconoscimento.

In quanto tempo si può ottenere la certificazione Oeko-Tex?

La certificazione Oeko-Tex si può ottenere in una settimana, fino ad  un massimo di alcuni mesi in base alla tipologia dei prodotti da certificare e alla celerità dell’azienda a fornire le informazioni necessarie.

Quant’è la durata del certificato?

Il certificato ha la validità di un anno dalla data di emissione e alla scadenza può essere rinnovato per un altro anno se permangono le condizioni iniziali o a seguito della dichiarazione delle modifiche apportate al processo produttivo.

Chi può richiedere e la certificazione Oeko-Tex?

Possono richiedere la certificazione, tutte le aziende della filiera tessile/abbigliamento e relativi accessori.

Come è considerato il marchio Oeko-Tex a livello internazionale?

E’ il marchio umano-compatibile più diffuso in Europa e nel mondo.

Cosa fare nel tempo libero: in barca a vela sul Lago d’Iseo

Quando sei in cerca di idee su come trascorrere il tuo tempo libero in maniera emozionante, pensare a una gita in barca a vela può darti le risposte di cui hai bisogno. Il Lago d’Iseo ti propone una grande varietà di scenari davvero spettacolari, di cui puoi approfittare per regalare un week-end romantico al tuo partner o per coinvolgere il tuo gruppo di amici in un’avventura fuori dal comune, per una giornata sotto il sole all’aria aperta. In questo caso, il servizio di cui hai bisogno è il noleggio barca vela con skipper sul Lago d’Iseo: con l’ausilio di un professionista, potrai navigare tra le acque del Sebino scegliendo l’itinerario che preferisci.

Il progetto The Floating Piers

The Floating Piers, il progetto artistico di Christo che ha richiamato una notevole attenzione nel 2016, ha fatto sì che centinaia di migliaia di persone scoprissero il Lago d’Iseo. Ora che l’onda del turismo di massa si è attenuata, ne puoi approfittare per esplorare lo specchio d’acqua a bordo di un battello, per poi attraccare in uno dei tanti porticcioli che costellano le rive e concederti una lunga passeggiata sul lungolago. I panorami di questo angolo di Lombardia sono piacevoli e sorprendenti, con scenari naturali che offrono una fantastica sensazione di libertà. Circondato dalle Prealpi Lombarde con i loro verdi rilievi, il Lago d’Iseo si contraddistingue per una bellezza eterogenea e sempre diversa, con i borghi di pescatori che si alternano a bar e locande. Da non perdere le barche tradizionali del posto, conosciute con il nome di naet, che vengono utilizzate in occasione delle regate e di tutti gli altri eventi relativi alla vela, oltre che per i campionati remieri. Si tratta di imbarcazioni a fondo piatto in cui è facile imbattersi nei vari porticcioli che caratterizzano il paesaggio.

Che cosa fare sul Lago d’Iseo

diportisti possono trovare sul Lago d’Iseo una vasta scelta di proposte che non riguardano unicamente la barca a vela: lo sviluppo costiero che si estende per più di 60 chilometri consente, per esempio, di dedicarsi al canottaggio o di cimentarsi nel windsurf, approfittando dei venti locali, mentre gli amanti delle immersioni vedono esauditi i propri desideri in un bacino che supera i 250 metri di profondità. La presenza di venti regolari è un punto a favore di tutti coloro che desiderano imparare le più importanti nozioni nautiche, mentre per apprendere la pratica diretta non si può fare a meno dei consigli di skipper professionisti.

Come vivere il lago

Come si può notare, sono tanti i modi in cui si può vivere il lago, che in ognuna delle sue declinazioni mantiene un fascino unico. Che tu sia in compagnia dei tuoi amici o della tua famiglia, puoi trovare numerose occasioni di divertimento. E non è tutto, perché volendo hai anche l’opportunità di noleggiare in esclusiva una barca, per esempio per un addio al celibato diverso dal solito o per qualsiasi altra festa privata a cui tu voglia regalare una cornice originale.

Le emozioni della barca a vela

Potresti scegliere la barca a vela anche per festeggiare un anniversario di matrimonio, o magari per celebrare una promozione sul lavoro o la laurea di tua figlia. Il Lago d’Iseo ti consente di scegliere ciò che preferisci garantendoti in qualsiasi occasione una cornice naturale da sogno, sia con la luce del sole che di sera.

Gita in barca vela sul Lago d’Iseo

Tra i tanti motivi che dovrebbero indurre un turista a visitare il Lago d’Iseo, la tradizione culinaria e gastronomica del posto non è certo uno dei meno importanti: basta pensare al salame di Montisola per farsi venire l’acquolina in bocca e intraprendere un viaggio di sapori e profumi a cui è davvero difficile resistere. Questo insaccato, che ha il pregio di avere una quantità di grasso inferiore rispetto ai classici salami, viene realizzato con carne tagliata al coltello, e non con carne macinata come avviene di norma. La carne è sottoposta a una lieve stagionatura basata su bacche di ginepro, foglie di alloro e ramoscelli di ulivo: dopodiché il salame è pronto per essere provato in tutta la sua straordinaria genuinità.

La delizia della spongada

Anche la spongada merita di essere annoverata tra le leccornie di questa zona: oltre che a Montisola, è reperibile più o meno in tutta la Valcamonica. Si tratta di un pane dolce realizzato con lo zucchero semolato e il burro: forse non è il massimo per chi è a dieta, ma ogni tanto ci si può permettere un peccato di gola. La spongada può essere anche una merenda ottima in occasione di una gita in barca vela sul Lago d’Iseo. Sì, perché sarebbe un peccato giungere fino a qui e poi non salire a bordo di una barca condotta da uno skipper professionista con la quale spostarsi da un porticciolo all’altro. I venti regolari che soffiano da queste parti offrono tutto il sostegno di cui si ha bisogno per veleggiare in tranquillità.

Quali paesi visitare

Dopo che si è tornati sulla terraferma, si può scegliere se andare a visitare Paratico o Sarnico: non si tratta di due località scelte a caso, ma di quelle che si contendono la nomea della fine del lago. Paratico si trova in provincia di Brescia, mentre Sarnico è in provincia di Bergamo: a unirle – o a separarle, a seconda dei punti di vista – è un ponticello su cui viaggiano tradizioni, culture e antiche rivalità. In effetti, camminando prima da una parte e poi dall’altra, non si ha certo la sensazione di trovarsi in due cittadine differenti, anzi. Nel mese di luglio, a Sarnico va in scena una rassegna dedicata agli artisti di strada: si tratta del Sarnico Busker Festival, una tre giorni all’insegna del divertimento e dell’allegria.

Castro e Riva di Solto

Certo è che la sponda bresciana del Lago d’Iseo, per il resto, ha ben poco a che vedere con la sponda bergamasca. Quest’ultima, infatti, è molto più scoscesa, con la maggior parte dei tratti che è contraddistinta da una minore dolcezza. La strada tra Riva di Solto e Castro ne è un esempio. Dopo aver oltrepassato il borgo di Lovere, che è stato inserito nella lista dei più belli del nostro Paese, se si continua in direzione di Sarnico, si può notare come la strada attraversi diversi orridi, vale a dire lastroni di roccia che cadono a picco sullo specchio d’acqua. Il paesaggio è davvero affascinante, meritevole di qualche fotografia.

Il parco di Luine

Non lontano dalla riva del lago c’è il parco di Luine e Monticolo, che è vicino anche a un altro bacino lacustre, il lago Moro, nei pressi di Darfo Boario. Si tratta di un punto di riferimento importante per tutti coloro che sono interessati a conoscere le istoriazioni camune. A proposito della storia della Valle Camonica, comunque, è interessante anche il Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Naquane, che è situato nella zona di Capo di Ponte e che è stato addirittura inserito dall’Unesco nell’elenco dei patrimoni mondiali dell’umanità. Mentre si passeggia nella natura, ci si imbatte in incisioni e rocce corredate da pannelli esplicativi che forniscono approfondimenti e informazioni in proposito.

Anfibi militari:accessori indispensabili per la vita “outdoor”

Nel vasto mercatodei consumatori c’è una grande fettasempre più attenta alle mode e alle tendenze, alla continua e affannosa ricerca di prodotti innovativi e di natura “militare”. Tra questi, sicuramente, gli anfibi militari si piazzano al primo posto tra gli accessori più richiesti per la loro doppia “personalità”. Infatti, queste calzature possono essere utilizzate sia per la vita di tutti giorni, sia per le svariate attività all’aria aperta, come il trekking, il campeggio e giochi bellici tipo il softair.

Quando si decide acquistare un paio di anfibi militari, è bene fare delle attente considerazioni per evitare frodi o acquisti fallimentari con un eccessivo sperpero di soldi. Gli aspetti principali da tenere a mente sono due: la qualità costruttiva (pellami robusti di prima scelta o tessuto tecnico resistente, brevetti, suola dentellata, grip, zona tallone rinforzata,etc) e la comodità (in genere gli anfibi militari non sono particolarmente comodi a causa della loro “durezza” in alcune zone, come la punta e le caviglie).

Per fugare ogni dubbio e fare una scelta “intelligente” conviene andare direttamente presso rivenditori specializzati o affidarsi a siti internet qualificati, come quello di Manhattan Military shop (www.manhattan-militaryshop.com),considerato tra i migliori shop online italiani di accessori, calzature e abbigliamento militare. Gente comune, campeggiatori esperti e semplici appassionati delle war-games potranno rifornirsi senza alcun problema sullo store online di Manhattan, grazie a un ricco catalogo composto da marchi tra i più quotati al mondo!

Manhattan: fonte di ispirazione e ottima guida per tutti

Evitando tanti giri di parole, se si sceglie Manhattan è solamente per un motivo: la qualità dei suoi oltre 50 brand. Inutile acquistare scarponi militari di qualità mediocre se al primo impatto violento si deformano rendendosi inutilizzabili. Attenzione anche ai prezzi considerati “affare”, perché il più delle volte nascondono delle vere e proprio fregature! Un paio di anfibi militari di buona qualità avrà un prezzo lievemente superiore alla media, giustificato dalla pregiata manifattura e dai brevetti che contraddistinguono il prodotto da tutti gli altri.

Ad esempio, gli anfibi militari Cosmas DUNE GTX, sono realizzati in pelle scamosciata idrorepellente e traspirante, con zone antistrappo e punta protettiva. La fodera, che riveste la parte laterale delle scarpe, è in GORE-TEX® permettendo un utilizzo della scarpa anche con temperature avverse, mentre il sottopiede è caratterizzato da un rinforzo stabilizzante e anti-torsione. Infine, la suola ha un battistrada Eurosule® Pico con zone di contatto allargate per un ottimo grip su roccia, mentre il tacco sottosquadra permette una migliore frenata in discesa. Altra nota a favore è il peso: solo 610 gr. con un design aperto che garantisce un’efficace fuoriuscita dei detriti.

Prima dell’acquisto

Una volta scelta la scarpa che rispecchi i vostri gusti sarebbe opportuno provarle per capire se la taglia e la forma non creino fastidi che a lungo andare potrebbero danneggiare i vostri piedi. Durante i primi utilizzi, qualsiasi modello di anfibi militari,risulta scomodo e leggermente pesante in quanto necessita del giusto tempo per adattarsi ai propri piedi. L’importante è che le “irregolarità” non persistano nel lungo periodo creando disagi durante le vostre escursioni e lunghe passeggiate in alta montagna. Se l’acquisto avviene online, testate le scarpe per un paio di giorni all’interno degli ambienti domestici, evitando il contatto con asfalto e terreni fangosi in modo da non rovinare la scarpa ed eventualmente sostituirle entro i termini di legge con un altro modello più comodo.

Igea Marina, vacanze tra mare e natura

Igea Marina è una nota località della riviera romagnola che sa davvero colpire nel cuore, e lo sanno bene i nostalgici che ogni anno ritornano perchè qui è davvero possibile vivere la vacanza ideale tra mare e natura.

Da aprile a settembre, Igea Marina non smette mai di sorprendere i numerosi turisti che scelgono questi mesi per trascorrere le proprie vacanze all’insegna del mare, delle spiagge, del sole, del relax, del divertimento ma soprattutto in un contesto immerso nella natura che fa davvero bene a tutti, grandi e piccini.

Le strutture ricettive restano aperte anche nei mesi invernali, per tutti coloro che vogliono trascorrere il Natale e tutte le festività in un contesto davvero emozionale. Poi, per tutto l’anno, non mancano Fiere e congressi e quindi l’opportunità di organizzare momenti di svago anche in ambito lavorativo.

Igea Marina risulta essere per molti la località ideale perchè si trova vicino a Rimini e Riccione, ma anche perchè è una cittadina che asseconda le esigenze di tutti: bambini, famiglie, ragazzi, giovani, anziani, merito del divertimento su misura, dei parchi, del relax e della natura. Quindi non sorprende il fatto che sia proprio Igea Marina a giudicarsi, da anni, la Bandiera Blu per la qualità delle spiagge e dei servizi offerti.

Tra mare e natura, ecco cosa non perdere a Igea Marina

Se ami la natura, Igea Marina offre tanti spunti interessanti come l’escursione con la motonave Super Tayfun che da Igea Marina porta a Rimini, a Gabicce ed alla Baia degli Angeli. L’aspetto anche romantico è che le escursioni sono possibili anche in notturna, per ammirare il fascino delle stelle e del mare di notte.

Se la tua passione sono le escursioni in bici puoi percorrere i sentieri per l’Uso, la pista ciclopedonale sulla sponda del fiume Uso tra Bellaria Igea Marina e San Mauro Pascoli. Il percorso presenta ben 9 aree attrezzate per le soste ed include i tavoli da pic nic e aree giochi per bambini.

Per gli amanti della pesca è possibile recarsi al lago situato nel Parco del Gelso, qui oltre a dedicarsi alla pesca è possibile percorrere i sentieri in bici, visitare il giardino con le farfalle ed i bambini possono divertirsi al parco giochi.

Le spiagge, così come gli hotel a Igea Marina, sono perfette anche per i bambini e per i disabili, sono attrezzate con giochi, animazione (anche per disabili) baby club e tante altre attività.

Ci sono anche le spiagge libere e le spiagge accessibili ai cani. Le spiagge sono sicure perchè non nascondono insidie ed il fondale marino è leggermente digradante. Oltre al relax sotto l’ombrellone è anche possibile praticare la propria attività preferita: acquagym, aerobica, balli latini, ecc. Questa è ancora un’occasione per tenersi in forma in maniera davvero divertente!

In spiaggia è anche possibile pranzare, fare colazione, prendere un caffè, un gelato o un aperitivo.

Chi invece vuole rilassarsi alla spiaggia libera può trovare una vera e propria oasi di pace in mezzo alla verde natura. La sabbia è un tappeto finissimo di granelli che aiutano a distendersi lontano da preoccupazioni e problemi.

Viaggiare in camper: suggerimenti per i meno esperti

Se vuoi avvicinarti all’avventuroso mondo dei camper potrebbero esserti utili alcuni consigli per principianti che renderanno più semplice per te metterti in viaggio senza rischi. Ovviamente negli ultimi anni la tecnologia ha semplificato in misura notevole la vita dei camperisti, tra smartphone e navigatori satellitari, ma vale comunque la pena di tenere sempre a portata di mano il Portolano cartaceo, un volume in cui sono elencate tutte le aree di sosta disponibili nel nostro Paese, suddivise per regione. Il Portolano viene fornito in allegato con il numero di aprile del magazine Plein Air, fermo restando che è disponibile anche la versione online, che può essere consultata in qualsiasi momento. D’altro canto, avendo a disposizione il cartaceo non si è costretti a dipendere dalla presenza della rete.

La dispensa

Un altro accorgimento utile prima di qualunque partenza consiste nell’organizzare la dispensa: chiaramente per rifocillarsi sulla strada si può approfittare degli autogrill o dei supermercati, ma ciò non toglie che essere previdenti sia sempre indispensabile. A volte, per esempio, può succedere di viaggiare di notte e di far fatica a trovare negozi aperti; in altri casi, più semplicemente, si può aver voglia di mangiare o di bere senza essere costretti a fermarsi, ma mentre si guida. Ecco, quindi, che in dispensa non possono mai mancare bottigliette di acquaper dissetarsi e lattine di bevande energetiche per restare ben svegli, ma anche alimenti non deperibili come cracker, biscotti e grissini e cibo in scatola di vario genere, dai legumi al tonno.

Il trasformatore

Che si viaggi in camper a Senigallia, a Marina di Bibbona, a Crotone o in qualsiasi altro luogo d’Italia, è sempre opportuno avere a disposizione un trasformatore per essere certi di poter contare su dispositivi carichi: dai lettori per e-book ai computer portatili, dai tablet agli smartphone, sono numerosi i device che possono essere portati in viaggio, e non è detto che si debba attendere di giungere in un’area di sosta con allaccio elettrico o in un campeggio per doverli ricaricare. Per di più non sempre la corrente è garantita, dato che la presa da 220 v può funzionare unicamente se ci si collega a una sorgente elettrica. L’accendisigari in cabina può essere una soluzione, ma solo per lo smartphone: più difficile ricaricare il tablet o addirittura un pc portatile. Ecco perché non c’è niente di più comodo di un inverter in grado di trasformare da 12 a 220 v la corrente: si può attaccare qualunque presa senza inconvenienti.

Per lo stesso motivo, meglio munirsi anche di prolunghe per la corrente: sono indispensabili per collegarsi alle colonnine elettriche delle aree di sosta. Nella lista degli oggetti da non dimenticare finiscono, poi, le stoviglie e i piumoni a sacco, ma anche i cunei: questi ultimi sono degli spessori che servono per raddrizzare il camper. In pratica si tratta di triangoli che devono essere collocati sotto le ruote per fare in modo che la pendenza del mezzo possa essere corretta.

Infine, prima di partire è opportuno controllare che gli sportellini siano ben chiusi e che lo stesso si possa dire per i finestrini a compasso e per gli oblò: nel caso in cui venissero lasciati aperti, durante la corsa rischierebbero di essere strappati a causa della forza dell’aria. Ma è bene ricordare di chiudere tutto anche se si è fermi: sia per evitare le incursioni di malintenzionati, sia per scongiurare un allagamento dovuto a un acquazzone imprevisto.

Dove andare in vacanza nel Salento

Chi desidera trascorrere le ferie estive in Salento ha solo l’imbarazzo della scelta di fronte al gran numero di location a cui si può affidare: tante proposte differenti, ideali sia per le famiglie con bambini che per i gruppi di ragazzi, all’insegna del divertimento e del relax. Sulla costa ionica c’è, per esempio, la zona di Porto Cesareo, in cui spicca la Baia di Torre Lapillo, nota per le acque poco profonde del mare e per la sua sabbia molto fine. Merita di essere menzionato anche Porto Selvaggio, situato leggermente più a sud: lo scenario di una spiaggetta rocciosa è perfetto per chi vuole entrare a contatto con un ambiente naturale pressoché incontaminato e al riparo dalla confusione del turismo di massa. Questa insenatura di piccole dimensioni è immersa in un paesaggio caratteristico della macchia mediterranea, con boschi verdeggianti che ristorano, grazie alle loro ombre, dal caldo estivo.

Dove trovare suggerimenti

Un punto di riferimento utile per chi ha in mente di recarsi in Salento in vacanza è il sito spiaggesalentine.it: già dal nome si può capire a cosa e in che modo possa servire ai turisti. Proseguendo nella rassegna di location da non perdere, una delle più famose e affollate è senza alcun dubbio Gallipoli: anche in questo caso il versante della costa è quello dello Ionio, e ci sono spiagge di tutti i tipi. Accanto ai lidi attrezzati e a disposizione dei turisti più pigri, infatti, ci sono anche porzioni lasciate alla natura, e proprio per questo motivo ancora più affascinanti. Un esempio può essere individuato nella Baia Verde, in cui le acque cristalline del mare mettono in risalto i ciuffi di vegetazione che spuntano dalle dune di sabbia.

Pescoluse e Torre San Giovanni

Ma le bellezze del Salento non si esauriscono certo qui: come non citare Torre San Giovanni, collocata nella zona più meridionale del Salento? Tra Santa Maria di Leuca e Gallipoli spiccano gli stabilimenti balneari di questa località, caratterizzata da una sabbia molto fine. La stessa che si può apprezzare andando a Pescoluse, che può vantare addirittura il soprannome di “Maldive del Salento”: immergendosi in mare non è difficile capirne il motivo.

Poco oltre, ma sul versante adriatico, ecco la Baia dei Turchi, vicino a Otranto: per arrivarci è sufficiente attraversare una pineta, ma la fatica della passeggiata viene ripagata dal paesaggio che si presenta davanti agli occhi. Porto Badisco e Acquaviva di Marittima sono altre location consigliate a chi ama vivere il mare e la spiaggia a qualsiasi ora del giorno e della notte: i loro lidi sono come piccoli quadri, ognuno dei quali incorniciato da una vegetazione rigogliosa e suggestiva. Lo stesso si può dire per le acque cristalline di Torre dell’Orso.

Infine, vale la pena di segnare sull’agenda il nome di Lido Marini. La ricerca di affitti a Lido Marini permette di trovare un vasto assortimento di offerte nei dintorni, da Ugento a Salve, anche nel caso in cui si abbia intenzione di prenotare un viaggio last minute: non è difficile approfittare di pacchetti scontati, anche per vacanze in famiglia, in residence, hotel o appartamenti situati a pochi passi da luoghi da non perdere, come la spiaggia di Fontanelle. Ma Salento non è solo mare e sole, sia chiaro: Lecce, per esempio, è una città d’arte dal patrimonio storico e culturale unico, al punto da essere stata ribattezzata addirittura “la Firenze del Sud”, anche se il suo stile dominante, tra gli edifici del centro storico, è barocco e non rinascimentale.

Come realizzare un video documentario

video-aziendali-professionali-Chi ha intenzione di consentire ai propri spettatori di conoscere e approfondire un determinato argomento può considerare l’idea di realizzare un video documentario. Ovviamente, un progetto del genere non è da tutti e ci vogliono i mezzi adatti per metterlo in pratica. Diamo un’occhiata ai passaggi da seguire.

Prima di realizzare un video documentario, è necessario avere le idee chiare sull’argomento da trattare. Quest’ultimo deve riuscire a catturare l’attenzione del pubblico, oltre a chiarire fin da subito l’obiettivo da raggiungere. Un pò come faceva il mitico SuperQuark di Piero Angela! Ovviamente, prima di stabilire qualsiasi strategia, bisogna effettuare una serie di ricerche sul tema in questione, dando un’occhiata all’eventuale presenza di documentari simili e cercando di dare forma a qualcosa di diverso rispetto alla concorrenza. Quindi, è possibile partire con la prima bozza di soggetto, nella quale viene chiarita la sua struttura.

Chi vuole realizzare un video documentario deve sempre ricordarsi che un lavoro del genere necessita di tempo, fatica e denaro. Tocca assumere vari professionisti del settore cinematografico, tra i quali tecnici, cameraman, sceneggiatori, consulenti ed ovviamente attori. Ci vuole gente che viaggi sulla stessa lunghezza d’onda di chi intende realizzare l’opera, al fine di creare un lavoro coerente e preciso in tutte le sue forme. A questo punto, è necessario mettersi di impegno e studiare le varie tecniche per la regia di un film, valide sia per un lungometraggio con una sequenza di eventi, sia per un documentario. Si può lavorare da apprendista, osservando i trucchi del mestiere di un regista esperto, o magari prendere parte ad un corso di cinematografia. In tutti i casi, un ruolo di primo piano va attribuito all’attrezzatura e ad una chiara pianificazione degli obiettivi, senza i quali la ripresa non potrebbe neanche iniziare.

Adesso bisogna scegliere i soggetti da intervistare per fare in modo che il video documentario possa attrarre un target ampio e variegato. L’argomento va sviscerato in tutte le sue forme e valorizzato con le giuste riprese, magari cercando dei filmati in grado di mostrare un determinato avvenimento in tempo reale. Oltre alle interviste e al susseguirsi degli eventi, non bisogna mai lasciare in secondo piano le riprese di ambientazione, capaci di conferire la giusta atmosfera all’intera opera in fase di realizzazione. Infine, non ci si deve dimenticare dei cosiddetti B-Roll, le riprese in secondo piano che conferiscono un ritmo ancora più interessante a tutto il documentario. Ciascuno degli accorgimenti messi in pratica va segnato su un block-notes o un diario personale.

Il video documentario è ormai pronto e la fase di produzione è stata progettata. Adesso, bisogna selezionare le scene da inserire nel lavoro, aggiungere un file audio e procedere al montaggio vero e proprio. Possono essere inseriti pezzi grafici e animati per rendere la narrazione ancora più accattivante, oltre ad aggiungere suoni e musiche adatti ad un determinato contesto. Dopo aver completato la sequenza di video, è preferibile presentarla ad un gruppo di amici e valutare le loro opinioni, prima di procedere alla giusta campagna di marketing per fare in modo che venga diffusa. Ora il documentario deve essere soltanto pubblicizzato e messo a disposizione della gente!

Veleggiando come Ulisse per tutta la Grecia

noleggio barcheCiviltà, storia, cultura e bellezze artistiche: questa è la Grecia

Chi sta pensando alle prossime vacanze, si troverà ad affrontare l’amletico quesito rappresentato dal “dove andare?”
Meta decisamente interessante e stimolante è quella della Grecia, dove ogni esigenza può essere soddisfatta a seconda dei gusti.
Sappiamo che la Grecia è la culla della civiltà occidentale e della democrazia. Qui sono nate filosofia,  dialettica,  biologia, storia,  geometria,  fisica e  matematica e che si deve ai greci l’introduzione della poesia epica e lirica, della commedia e della tragedia.

In Grecia si può decidere di abbinare ad una vacanza al mare, anche la visita di quelle destinazioni che conservano le testimonianze di un ricco passato storico ed artistico: da Atene, all’Argolide con CorintoMiceneNauplia ed Epidauro, da Olympia alle isole di CretaSantorini e Rodi.
Sono talmente tanti i posti dove trascorrere una vacanza che c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Questo è quanto non può mancare in una vacanza nella terra di Éllade.

Una vacanza ideale è quella di esplorare la Grecia da una prospettiva differente rispetto a quella che si avrebbe da un normale soggiorno in hotel e, per questo, il noleggio di barche a vela per vacanze da sogno è un suggerimento da tenere in alta considerazione.

Scoprendo la terra degli Dei non potete non andare a…

Atene è una tappa obbligatoria per tutti coloro che scelgono di fare una vacanza in Grecia. La ragione è piuttosto semplice: visitare tutte le bellezze che la capitale ellenica custodisce a partire dalla più celebre: il Partenone. Vedere l’Acropoli è un’esperienza indimenticabile così come quello che regala il Museo Nazionale.
Città vivace e caotica offre al turista l’occasione di trascorrere una serata nel quartiere più pittoresco e caratteristico, quello di Monastiraki, dove assaporare la vera essenza di questo popolo.

Chi ama la storia, la cultura e l’arte deve mettere in programma una visita alla regione dell’Argolide che, partendo proprio da Atene, la si può visitare nell’arco di una giornata. Si attraversa l’incredibile stretto di Corinto per raggiungere le tre principali cittadine di Micene, Nauplia, Epidauro e scoprire il vero stile classico dell’antica Grecia.

Come l’astuto Ulisse

Decidere di noleggiare una barca per veleggiare lungo i mari che bagnano la Grecia, rappresenta una modo avventuroso per conoscere isole famose e isolette poco battute dal turismo.
Se parliamo di destinazioni note, non si possono non citare le isole di CorfùRodiCreta, SantoriniMykonosLesbos dove, fermandosi, si avrà modo di visitare importanti testimonianze delle antiche civiltà che le abitarono.

Se, invece, si decide di vivere una vacanza all’insegna dell’esplorazione, sono decine gli isolotti poco frequentati dal turismo che ancora mantengono integri la loro genuina veracità e dove si può bere un bicchiere di vino resinato accompagnandolo con uno spuntino a base di feta. Godere di un mare limpido e cristallino che lambisce una piccola spiaggia deserta da prendere in possesso per trascorrere una giornata diversa e selvaggia, è una cosa che nessuna agenzia di viaggi può offrirvi.

Se vi sentite come dei novelli Ulisse, non indugiate e salpate alla volta della prossima vacanza.