La Villa Medicea di Castello, un gioiello da non perdere

it-001-fi-firenze-giardino-di-castelloTra le tante visite guidate a Firenze di cui si può beneficiare nel corso di un tour in Toscana, una tappa quasi obbligata è quella alla Villa Medicea di Castello, nei pressi del capoluogo. Si tratta di un edificio residenziale dal fascino suggestivo, anche per merito del giardino all’italiana da cui è affiancato: insomma, un complesso antico che lascia a bocca aperta chiunque abbia la fortuna di visitarlo e di ammirarlo da vicino, con un giardino che può essere paragonato a quello di Boboli. E il prestigio è confermato dal fatto che qui ha sede addirittura l’Accademia della Crusca dalla seconda metà del XVI secolo.

Vale la pena di ricordare che la villa non è aperta al pubblico, ma le visite guidate a Firenze permettono di passeggiare, invece, all’interno del giardino, che è di proprietà dello Stato. L’occasione è di quelle da non perdere, anche per la storia che caratterizza questo edificio: sorto nel Trecento, ha conquistato un rilievo particolare nel 1477, anno in cui è stato comprato dalla famiglia dei Medici, che scelse di valorizzare e di arricchire il complesso dotandolo di un gran numero di opere d’arte e capolavori. Per questa villa, per esempio, sono state realizzate La Nascita di Venere e La Primavera di Botticelli, su commissione di Lorenzo dei Medici. Questi dipinti, oggi, possono essere ammirati all’interno della Galleria degli Uffizi, a loro volta destinazione privilegiata della maggior parte delle visite guidate a Firenze.

Ma la storia della Villa Medicea di Castello è diventata ancora più interessante in occasione dell’arrivo di Cosimo I dei Medici, granduca che decise di trasformarla in una sede di rappresentanza politica maestosa ed elegante allo scopo di celebrare e mettere in risalto la grandezza e l’importanza della sua famiglia. Subentra, a questo punto della storia, un nome molto importante come quello di Giorgio Vasari, a cui venne affidata la ristrutturazione del complesso; la creazione del giardino all’italiana, invece, fu commissionata a Niccolò Tribolo.

E allora vale la pena di scoprire più da vicino questo giardino, voluto nel 1538 da Cosimo I: si tratta di uno dei primi esempi di giardini di questo tipo – i giardini all’italiana, appunto – e in effetti questo è stato lo spunto e la fonte di ispirazione per il Giardino di Boboli. In un primo momento era caratterizzato da una forma geometrica piuttosto semplice, con tre terrazzamenti: in seguito, con il passare degli anni, complice l’avvento di proprietari diversi, è andato incontro a varie modifiche, che non di rado hanno comportato anche l’inserimento di opere d’arte caratteristiche del Manierismo, tra le quali la Grotta degli Animali. Sono ben sedici le aiuole quadrate che formano la prima terrazza, che presenta al centro delle sculture classiche che circondano la Fontana di Ercole e Anteo realizzata da Bartolomeo Ammannati. Nella seconda terrazza c’è, invece, il Giardino degli Agrumi, che propone più di cinquecento piante di agrumi e la già citata Grotta degli Animali, con tre vasche davvero stupende.

La funzione dei rivestimenti anticorrosivi industriali

verniciatura polvere industrialeI rivestimenti anticorrosivi industriali, vengono impiegati per preservare le parti metalliche ed i prodotti dalla corrosione. Oggi si sono sviluppati diversi trattamenti per metalli con lo scopo di dare adeguati rivestimenti anticorrosivi, duraturi nel tempo e in grado di resistere agli agenti esterni. Sempre più aziende ricorrono alle polveri termoindurenti, fosfatazioni e vernici speciali eseguendo verniciatura ad acqua e verniciatura a polvere, grazie a linee di impianti di verniciatura automatizzata. Le verniciature industriali sono rivestite da anticorrosivi in grado di resistere ad olio, grasso, agenti chimici. Il trattamento anticorrosione è molto richiesto specialmente nell’industria aeronautica, ferroviaria, edile, fieristica, etc. In questi settori si utilizza il trattamento metalli anticorrosivo con fosfatazione di zinco e fosfatazione di manganese, per evitare danneggiamenti. In questo modo si ha la certezza di poter ottenere ottimi risultati anticorrosivi per ogni esigenza. Il rivestimento anticorrosivo e le vernici sono in grado di aumentare la resistenza del ferro e dei vari metalli, creando una totale aderenzae resistenza anche in situazioni estreme. Tramite elettrodeposizione catodica, i metalli possono usufruire di un rivestimento anticorrosivo di forte protezione e resistenza, in grado di rivestire parti di solito non raggiungibili dalle verniciature.
Oggi le aziende sono in grado di proporre soluzioni innovative come le verniciature industriali a polveri termoindurenti, ad alto solido 100% prive di solventi a basso impatto ecologico.
I rivestimenti anticorrosivi e antiabrasivi, sia nel campo industriale che civile, vengono attuati su apparecchiature di vario genere, dai compressori ai scambiatori di calore, piastre tubiere, condensatori, refrigeranti, pompe, giranti, coclee, etc, per mezzo di resine a base epossidiche rinforzate e caricate con particelle ceramiche, resine epossidiche speciali: poliestere, fenoliche, viniliche, bisfenoliche e vinilester, rinforzate con fibre di vetro e polimeri,gomme naturali e molecolari autovulcanizzanti.
Nella maggior parte dei casi,le soluzioni anticorrosive sono caratterizzate dalla presenza di polimeri quali FEP, PFA, l’MFA, l’ETFE, ecc. Questi rivestimenti sono fondamentali in quanto vantanono una eccellente versatilità, che fa sì che essi siano in grado di adattarsi alle più diverse esigenze e di assecondare ogni tipo di bisogno.
I rivestimenti anticorrosivi, inclusi quelli in resina, sono la soluzione perfetta per tutti i settori industriali in cui vengono trattati prodotti molto aggressivi – corrosivi -, che superano i consueti limiti di resistenza tipici dei materiali classici.Questi trattamenti permettono di poter ottenere un grande risparmio economico in quanto provvedono alla sostituzione di leghe pregiate o di acciai alto legati. Ma anche dal punto vista produttivo, vantano il pregio dell’alta affidabilità, oltre che dalla riduzione dei tempi di impianto fermo; dal punto di vista qualitativo,si ottiene un prodotto che non è contaminato da parti metalliche. Per merito di tutte queste caratteristiche, i rivestimenti anticorrosivi industriali, vengono impiegati in diversi ambiti  da quello chimico e petrolchimico, ma anche nel settore alimentare, in quello lattiero caseario, in quello siderurgico, in quello metallurgico, in quello farmaceutico e in quello tessile.

Cartone riciclato e alveolare, la nuova scelta Eco

Cartone riciclato e alveolareC’è una speciale divisione ecologica che tratta cartone riciclato e alveolare.
Si tratta della stampa da sempre attenta alla natura, all’ambiente e all’uomo.

La divisione ecologica che si occupa della stampa cartone riciclato e alveolare è rivolta ai clienti che hanno particolarmente a cuore il benessere dell’intero pianeta e una visione a 360°. Oggi è sempre più diffuso l´utilizzo dei materiali eco-sostenibili, per questo sempre più tipografie online realizzano e stampano eco espositori in cartone riciclato e alveolare, prodotti che rispettano al 100% la natura.

Il cartone riciclato e alveolare, è considerato a tutti gli effetti una materia prima, che è stata introdotta per la creazione di moltissimi oggetti.
Ogni giorno sono sempre più in aumento le aziende che hanno scelto e scelgono di vivere la sostenibilità come un valore imprescindibile. Si tratta infatti di una vera e propria filosofia di vita che riguarda la scelta del materiale ecologico per eccellenza, che risulta anche essere il più innovativo e tecnologico, estremamente all’avanguardia. Il cartone riciclato e alveolare rappresenta la  scelta che ha come unico scopo la salvaguardia dell’ambiente cercando di ridurre ulteriormente l’impatto ambientale. Per essere ancora più ecosostenibili, ogni singolo prodotto viene assemblato ad incastro, senza l’impiego di colle. Nascono così mobili e oggetti per  uso domestico, ma anche elementi espositivi da utilizzare per decorare e completare vetrine negozi e allestimenti di aree espositivi.
Anche gli stand fieristici ed il packaging design viene realizzato con il cartone riciclato e alveolare.

Sono molteplici gli utilizzi, sopratutto con l’introduzione di innovative tecnologie di stampa digitale flat-bad e di taglio in piano. Con questi materiali ecologici vengono infatti realizzate anche pregiate copertine di elevata grammatura anche personalizzabili. Si tratta di materiali di elevate caratteristiche: riciclabilità, versatilità, stampabilità, leggerezza, elevata planarità e resistenza,tutte qualità che hanno fornito anche ai settori della comunicazione visiva, grandissimo pregio. L’elevata qualità del cartone riciclato e alveolare consente oltre alla stampa diretta e serigrafica, la sagomatura eseguita con plotter da taglio o con tecnologia laser, l’incisione a 45°, la fresatura, la cordonatura e bordatura; inoltre lo rende particolarmente adatto nella realizzazione di display, totem, espositori e per l’allestimento di vetrine e stand fieristici.
Per le sue notevoli caratteristiche, il cartone riciclato e alveolare, rappresenta una valida alternativa eco-compatibile, rispetto ai tradizionali supporti realizzati con materiali plastici.

Per un acquisto sicuro, assicurarsi che il cartone riciclato e alveolare sia certificato FSC (garantisce che il prodotto è stato realizzato con materie prime derivanti da foreste correttamente gestite secondo i principi di due principali standard: gestione forestale e catena di custodia).

La stampa in cartone in nido d’ape risulta essere estremamente leggera, ma allo stesso resistente e rigida in materiale 100% ecologico e riciclabile, ideale anche per la realizzazione di progetti grafici e fotografici, come brochure, presentazioni, inviti e biglietti, ma anche per la creazione di display, espositori e banchetti promozionali. Utilizzando il cartone riciclato e alveolare si può personalizzare anche l’invito delle nozze!

Medicina estetica: no ai trattamenti low cost

medicina esteticaCurarsi bene e curarsi al meglio, per piacersi e piacere, significa anche essere consapevoli di dover pagare il giusto prezzo, per questo è sempre bene diffidare dei trattamenti low cost quando si tratta di medicina estetica.

Con la salute non si scherza e soprattutto non si rischia. I dati tra l’altro parlano, anzi, “scrivono chiaro”: 10% in più di richieste nell’ultimo anno con previsione di crescita anche per il 2016. Peraltro, l’80% di chi si rivolge ai centri di medicina estetica per una visita preventiva conferma l’inizio di un trattamento: fino a una decina di anni fa, invece, alla maggior parte delle visite preliminari non corrispondeva un trattamento effettivo.

Attenzione ai prezzi!

Quando parliamo di trattamenti di medicina estetica, dobbiamo prima di tutto parlare di garanzie e di sicurezza.

Il costo è certamente un indicatore importante, un punto di riferimento per capire l’efficacia o meno del trattamento ed equivale ad una garanzia di qualità.

Prezzi troppo stracciati possono nascondere qualche insidia come prodotti acquistati o impiegati illegalmente.

Medicina estetica: quanto costa?

Mediamente, un trattamento medico con filler a base di acido ialuronico, va dai 250 ai 400 euro, a seconda delle aree trattate, della tipologia e quantità di prodotto impiegato. Stesso discorso per la tossina botulina che spazia dai 300 ai 600 euro a seconda delle tipologie del trattamento che ha, comunque, dei costi minimi che non possono essere ignorati, legati all’acquisto di una delle tre specialità medicinali registrate all’AIFA (Agenzia italiana del farmaco) per l’impiego in questo settore.  I costi medi della biorivitalizzazione , invece, viaggiano attorno ai 150 euro.

Quando un trattamento è sospetto in base al prezzo?

Quando ci viene offerto un trattamenti di medicina estetica low cost, magari a 50 euro.

In questo caso non dobbiamo sentirci felici del prezzo e quindi motivati a proseguire, ma dobbiamo essere sospettosi.

E’ importante sapere che il medico è obbligato, una volta terminato il trattamento, a scrivere i propri dati, nonchè il prodotto usato e la quantità utilizzata.

Come non farsi truffare dalla medicina estetica

Oltre, come abbiamo detto, a diffidare dei trattamenti low cost, dobbiamo anche diffidare dei medici che promettono risultati permanenti perchè potrebbero far uso di prodotti non sicuri.

Accanto a queste accortezze, gli esperti riunitisi all’AMPIC 2015 ricordano che:

  • il ruolo primario della medicina estetica è di prevenzione: migliorare la qualità della vita e aiutare a mantenere una condizione fisica ottimale nel corso degli anni;
  • l’aspetto principale della professione del medico estetico è la correzione degli inestetismi mal sopportati.

Di fatto, non possiamo non tenere conto anche di coloro che associano i trattamenti con filler dermici ad un aspetto innaturale e artefatto. Spesso sono i riferimenti ai cattivi esempi che arrivano dalle celebrità a creare falsi miti. Da un lato c’è oggi anche un atteggiamento decisamente più consapevole nei confronti dell’invecchiamento rispetto al passato.

Quello che le donne vogliono è un aspetto nel quale riconoscersi, gestendo gli effetti del tempo sul viso, compatibilmente con la propria età e questo vale anche per il pubblico maschile.

Allianz rinuncia al carbone e punta all’eolico

oliver baete allianzAllianz, multinazionale tedesca, nonchè colosso assicurativo, ha informato di voler tagliare in maniera decisamente drastica, gli investimenti nelle fonti tessili, a favore delle energie rinnovabili, e lo ha fatto, come riportato da Greenstyle, attraverso la dichiarazione del direttore esecutivo Oliver Baete: Allianz non investirà più nelle compagnie con ricavi provenienti dalla filiera del carbone superiori al 30%”.

Ma non si tratta solo di questo, perchè sempre la multinazionale tedesca ha comunicato di non essere più intenzionata a finanziare le compagnie che producono oltre il 30% dell’elettricità della combustione del carbone. Di fatto, la nuova strategia dell’Allianz va di pari passo con quella dell’Axa e del Fondo Sovrano Norvegese. La scelta è scaturita dalla necessità di non mettere ulteriormente a rischio il riscaldamento globale, come fanno sapere i vertici della compagnia, che per questa ragione hanno deciso di tagliare i fondi. Il gruppo sosterrà le negoziazioni alla COP21 di Parigi supportando attivamente la lotta ai cambiamenti climatici.

Precisamente, è stato il responsabile degli investimenti Andreas Gruber, che per mezzo di un’intervista rilasciata all’emittente televisiva ZDF, ha motivato che la scelta è scaturita dalle preoccupazioni per i cambiamenti climatici, e sicuramente dal buonsenso che dimostra che non è certamente vantaggioso investire nelle fonti fossili.

Altri e ulteriori dettagli saranno svelati da Allianz sul nuovo piano di investimenti. Mentre per quanto emerge dalle prime stime effettuate dagli analisti, i tagli ai finanziamenti destinati all’industria del carbone, incideranno su un capitale di 4 miliardi di euro. Di fatto, nell’insieme, la compagnia gestisce un patrimonio di 2 mila miliardi di euro. Per quanto riguarda le previsioni più imminenti, nei prossimi mesi Allianz raddoppierà gli investimenti nell’eolico portandoli a quota 4 miliardi di euro. La compagnia stima un ritorno dell’investimento del 5-6%.

Non poteva che essere positivo il supporto delle associazioni ambientaliste che hanno espresso la loro gioia; gli attivisti del gruppo 350.org hanno fatto notare che: “L’Allianz, essendo la più grande compagnia assicurativa del mondo, sa valutare bene i rischi. Non c’è rischio più grande per il clima di continuare a investire in un’industria che sta distruggendo il Pianeta”. Soddisfatto anche Stefano Fantini, titolare dell’omonima agenzia Allianz Fantini Cesena: “Siamo orgogliosi di appartenere ad un gruppo attento anche alle dinamiche dell’ambiente e del nostro pianeta“. 

Ma questo forse non basta, perchè di fatto, gli ambientalisti sperano che questo sia solo un punto d’inizio da cui partire, un esempio per altri colossi finanziari affinchè la lobby dei fossili perda sempre più potere e non arrivi così più ad influenzare le strategie energetiche globali.

Ricordiamo che l’energia eolica, è una fonte di energia pulita che si basa sullo sfruttamento delle correnti d’aria per generare energia cinetica e strasformarla in energia elettrica o meccanica, di questo questo è già il futuro!

La stampa digitale è sempre più Eco

stampa ecologicaSempre più persone oggi si affidano alla stampa ecologica, seguendo una strada che si avvia sempre più verso un processo produttivo più pulito ma soprattutto economico ed efficiente, in grado di garantire massimi risultati.

Perchè scegliere la stampa ecologica?

La scelta della stampa ecologica non è solo una scelta di coscienza ambientale, ma riguarda proprio uno stile di vita che ci permette di salvaguardare l’ambiente, scegliendo di quali prodotti e servizi avvalerci.
I consumatori, come segnalano molti sondaggi, sono diventati molto sensibili ai problemi che riguardano l’ambiente, anche quando si tratta di stampa ecologica.
Di fatto, la comunicazione diventa molto più visibile quando viene stampata su materiali certificati, che rappresentano uno strumento di marketing ideale a sostenere la sensibilità di crescita, orientata alle proprie scelte.
Qualsiasi stampa, dal biglietto da visita, alla carta intestata, libro, volantino, ecc, realizzato con stampa ecologica, rivela ai nostri clienti, fornitori, ai consumatori la nostra sensibilità e la nostra attenzione verso il concetto di “sostenibilità”, e questo sarà il secondo messaggio di rilievo, oltre al primo che abbiamo scelto di comunicare, a dare il giusto valore etico e concreto, rapportato alla nostra scelta. La qualità di stampa ecologica non cambia, anzi, aumentano anche i vantaggi economici e non esiste alcun limite tecnico di stampa. Si possono pertanto stampare anche poche copie oppure grandi tirature, e naturalmente non è solo l’ambiente a guadagnarci!

Cosa vuol dire esattamente “stampa ecologica su carta certificata?”

Significa che la carta ecologica proviene da foreste che sono gestite in maniera responsabile secondo i principi di legge che tendono a salvaguardare la biodiversità a tutela sia dell’ambiente, che degli animali che vi abitano e sia delle popolazioni locali. La stampa su carata ecologica rispetta diversi disciplinari a partire dalle leggi nazionali ed internazionali, nel pieno rispetto dei diritti d’uso della terra e delle risorse forestali.

La stampa ecologica è una priorità delle PMI

Facciamo riferimento al White Paper di IDC “SMB Buying Considerations for Smarter Business Printing”, (valutazione degli investimenti delle PMI per una stampa più intelligente) per rilevare subito come oggi più che mai, la stampa ecologica sia una priorità anche delle PMI.
Altri studi hanno infatti rilevato che le aziende sono sempre più attente a tutti i prodotti che vanno a beneficio dell’ambiente, inclusa quindi la stampa ecologica, che segue la strada anche di un business più vantaggioso, proprio grazie alla riduzione dei costi.
Allo stesso tempo, ed allo stesso modo, grazie alla stampa ecologica, è possibile sfruttare al massimo ogni investimento di stampa.

La stampa ecologica è davvero più economica?

Si, certamente, la stampa ecologica è più economica, ma non solo, è di altissima qualità! Per stampare prodotti come biglietti da visita, cartoline, libri, segnalibri, ecc, si utilizza carta riciclata 100%. Pensate che proprio negli Stati Uniti, si iniziò a riciclare la carta durante la Prima e la Seconda Guerra mondiale, per risparmiare risorse in quanto già all’epoca, per causa della guerra e non solo, vi erano difficoltà con gli approvvigionamenti.
Successivamente si sono prese sempre più in esame le varie fasi di produzione della carta riciclata.

Mensole riciclabili, una scelta responsabile

mensole design riciclabiliMensole riciclabili? E’ la nuova tendenza: se ne trovano tante in commercio e di diverse tipologie, sono le mensole moderne e design ecologiche, ricavate dai materiali da riciclo che fanno impazzire i designer. Alcune si ispirano ai contenitori industriali, sono fatte con cartone riciclato, plastica riciclata, alcuni modelli vengono realizzati con le cassette in legno della frutta.
Spesso vengono vendute in set (2-4-6-8), in modo da poter creare innumerevoli configurazioni, irregolari oppure simmetriche. Si acquistano già complete di gancio per poter appendere ciascun modulo nel verso che si preferisce. Il set comprende anche moduli libreria design con cui poter creare le composizioni personalizzate. Basta accostare questi moduli (cassette) per realizzare la libreria dei sogni.

Una casa moderna ha sicuramente bisogno di  per rendere unici i proprio ambienti. E basta davvero così poco per lasciare libera la fantasia decidendo come disporre al meglio le mensole. Grazie a tutte le possibilità, si possono disporre i moduli combinati, affiancati o sovrapposti, trovando tantissime e ricercatissime idee.

Piacciono le mensole moderne e design in acciaio laccato anche di piccole dimensioni, leggere, proprio come soffi, come se si trattasse di semplice carta appesa alle pareti.
Mensole eleganti e leggere, ondulate, da poter usare con fantasia e conferire così originalità alle pareti, creando anche innumerevoli giochi di luce per assecondare anche la sensazione di movimento, creando effetti davvero molto sorprendenti.

Le mensole moderne e design “vanno anche in cucina” come le mensole per calici, realizzate in acciaio inox, pensate e realizzate per ospitare barattoli, vasetti, ma anche per sostenere calici di vino. Apprezzabile la forma geometrica, rettangolare, che viene arricchiata da un supporto in acciaio, dove agganciare i calici. Non solo una soluzione perfetta per la cucina, ma anche per il soggiorno o per il mobile bar. Un oggetto multifunzione che va semplicemente avvitato al muro.

Mensole o scaffali?

Quando si parla di design la differenza è davvero molto sottile, le mensole modulabili che possono essere combinate in base alle esigenze, rappresentano davvero l’idea “furba” che trova spazio in ogni ambiente. Bastano due cavi e due montanti per inserire tre sole mensole regolabili in altezza. Si possono mettere in camera da letto, in soggiorno, in cucina. Si possono creare numerosi scomparti e tenere così sempre in ordine soprammobili e libri. In più grazie alla vivacità dei colori, si possono adattare a qualsiasi tipologia di interno.

E per oggetti da collezione?

Se avete oggetti speciali da mettere in mostra, basta davvero poco, perchè a poco prezzo potete acquistare mensole perfette per le vostre rarità, cosa importante però, è cercare la massima luminosità. In questo modo le vostre pareti di casa potranno davvero sembrare una galleria d’arte.
Per mettere in mostra i vostri preziosi con stile potete scegliere anche il gancio autoadesivo, che diventa una mensola molto pratica e soprattutto utilissima. Queste mensole si attaccano sulle diverse superficie, si può scegliere la forma, il colore, la misura, ed adattarle in qualsiasi stanza della casa, facendo sempre attenzione a trovare l’illuminazine giusta in grado di onorare la bellezza di tutta la vostra collezione.

Perché scegliere le tinture naturali per capelli?

tintura naturale per capelliSe usi le tinture naturali per capelli, puoi continuare ad avere cura dei tuoi capelli anche con questo rimedio per la cura dei capelli. Grazie agli infusi ed ai decotti, è possibile prendersi cura dei capelli e del cuoio capelluto, dopo aver tinto i capelli.
Per la cura dei capelli è possibile preparare un infuso rigenerante, si può chiedere anche all’erborista di fiducia di preparare la seguente miscela:

  • 100 grammi di radice di ortica
  • 60 grammi di quiseto
  • 40 grammi di rosmarino

Bisogna far bollire per circa 10 minuti due tazze di acqua aggiungendo due cucchiai di erbe.
Occorre lasciare in infusione per altri 10 minuti dopo aver spento il fuoco, successivamente bisogna filtrare. Successivamente si può bere la tisana appena è diventata tiepida, oppure nelle ore nel corso della giornata. Si può ripetere dopo un mese.

Le tinture naturali per capelli, non sono aggressive, non contengono ingredienti chimici come ammoniaca e formaldeide. E’ possibile trovarle anche online, come su questo sitoSono conosciute anche come henné.
Vediamo nel dettaglio i colori e le piante:

  • Lawsonia inermis è la pianta che regala un rosso naturale.
  • Indigofera tinctoria è la pianta che invece scurisce i capelli, si può ottenere il nero corvino con riflessi violetti.
  • Cassia oboovata rappresenta l“henné neutro”,  è incolore, viene usato come base in molte altre colorazioni vegetali che possono essere arricchite di camomilla, per dare qualche riflesso in più ai capelli biondi, o di mallo di noce per chi cerca un castano cioccolato.

Quali sono i vantaggi?

  • l’henné lawsonia inermis, rinfoltisce il fusto perché il colore si deposita tutt’attorno al capello senza andare a danneggiarne la struttura. Non solo,  protegge anche il capello da smog e altro
  • aiutano a riequilibrare lo stato naturale della cute, (forfora, cute secca o grassa)
  • hanno effetto antisettico e prevengono dall’attacco dei pidocchi
  • donano un colore naturale perché è un film che va a sommarsi al colore naturale dei capelli
  • le tinture naturali sono prive di componenti chimici
  • essendo idrosolubili non intasano le tubature
  • si possono scegliere personalmente tutti gli ingredienti

Come si sceglie l’hennè di qualità?

L’hennè di qualità deve presentare un colore verde vivo, triturato in una polvere sottile (quelli di scarsa qualità vengono addirittura allungati con sabbia, che non danneggia i capelli ma non è piacevole da lavare via) e dall’aroma a metà fra il fieno e la liquirizia.

Gli Occhiali Gucci diventano Eco-Friendly

occhiali-gucciGucci abbraccia lo stile eco-friendly presentando un nuovo recyclable packaging, realizzato con carta certificata FSC (Forest Stewardship Council) e riciclabile al 100%, oltre a un nuovo astuccio ripiegabile che permette di minimizzare gli ingombri di stoccaggio, ottimizzare il carico trasportato e limitare il numero dei trasporti, contribuendo così a ridurre – del 60% – le emissioni di CO2.
Gli occhiali da vista Gucci, sono realizzati in acetato bio-based, un esclusivo materiale caratterizzato da un maggiore contenuto di elementi di origine naturale rispetto all’acetato tradizionale, e con modelli eyewear realizzati in Liquid Wood, un materiale di derivazione naturale, biodegradabile ed ecosostenibile.

Le linee femminili

Gli occhiali da vista Gucci “si prendono cura delle donne”, con linee sensuali e contemporanee, perchè è questa l’idea che il brand ha della donna, non una inguaribile romantica, ma una donna accattivante, sexy, sensuale, in grado di adattarsi perfettamente ad ogni situazione le si presenti. Ovviamente in ogni modello occhiale da vista Gucci, non manca il rispetto della tradizione di eccellenza e l’impeccabile savoir-faire di Gucci.

Restano un must le silhouette butterfly dal taglio geometrico caratterizzati da aste rivestite interamente in tessuto decorato con pattern Diamente, che arriva direttamente dagli archivi storici della maison.
Sofisticate per un look “souf-touch”, sono le aste rivestite in rubber, personalizzate con la doppia “G” intrecciata in metallo. Le cromie giocano, sembrano animarsi e divertirsi tone-sur-tone – rutenio scuro/nero, oro/nero, oro chiaro/cioccolato e oro rosso/avorio – esalta il frontale, disponibile anche nelle raffinatissime tonalità viola trasparente, grigio opalino, nero e avana.  
I modelli di occhiali da vista Gucci sono infiniti e stanno ad ogni donna, come ogni donna sta alla ricerca del proprio stile.
L’armonia che si viene a creare è davvero perfetta, le linee geometriche incantano e definiscono le caratteristiche di ogni ogni donna, esaltandone in ognuna la personalità. I dettagli ricercatissimi, rappresentano uno statement forte ma molto femminile.

Si distinguono anche i materiasli plastici leggeri, dalle finiture cromatiche vive e piene di netti contrasti. A questi si aggiungono le aste trasparenti che lasciano carpire le sfumature, anch’esse ricercatissime dell’anima in metallo, altro punto di forza dedicato, ideato e studiato per donne forti, in piena armonia con sè stesse.

I modelli cat-eye, occhiali da vista, sono sempre attualissimi per Gucci grazie all’allure sofisticata e raffinata che viene definita dall’occostamento di metallo e acetato ai lati del frontale.

Le linee maschili

Gucci proprone agli uomini un look decisamente più classico ma si contrappone benissimo alla modernità, un connubio perfetto  tra feeling retrò e impeccabili lavorazioni artigianali, reinterpretati con stile elegante.
I modelli uomo occhiali da vista Gucci sono carattetizzati da forme grafiche e lineari, spesso realizzati in metallo o acetato, e cambiano anche le nuove proporzioni, forme rotonde enfatizzate da un design flat, che richiamano allo stile retrò.

Convincono anche le aste ultra slim che vedono l’utilizzo di terminali in plastica dalla forma ovale, naturalmente ogni occhiale viene impreziosito e reso unico dal logo GG, segno distintivo del brand di lusso.

Le proposte sono molte e tutte di eccellente qualità, il nasello è regolabile, a garanzia di un fitting perfetto, da sottolineare anche le lenti in vetro minerale che offrono una superiore qualità visiva.

Lo Zoo di Google: Panda, Penguin, Hummingbird

Siamo nel 2015 e anche per un ente come Comitato Parchi, attivo su questo fronte, diviene fondamentale saper comprendere e adeguarsi alle dinamiche del web. Una rete che, come scoprirete in questo articolo, è fatta anch’essa di animali come Madre Natura. Eh sì, perchè Google, Re indiscusso della “Foresta”, ha preso come simbolo delle sue direttive alcuni dei nostri simpatici amici che, per webmaster e professionisti del settore si sono però rivelati spesso dei veri e propri incubi. Andiamo insieme a scoprirli e vedere come districarsi all’interno del Google-Zoo.

Panda, Penguin e Hummingbird: gli animali algoritmi

algoritmi di google
Un Panda, un Pinguino e un Colibrì comandano a Mountain View

Lo Zoo di Google è composto da Panda, Penguin, Hummingbird, ma non stiamo parlando di simpatici animaletti, bensì di algoritmi, i meccanismi che determinano come un sito web dev’essere posizionato con le parole chiave che gli pertengono sui risultati appunto di Google. Aggiornamenti che vengono rilasciati per offrire agli internauti un’esperienza di ricerca e navigazione migliore.
Oggi più che mai, chi possiede un sito o un blog ha l’esigenza di posizionarsi primo nei motori di ricerca. Per farlo occorre diventare “animalisti”? Se la mettiamo in questi termini, a quanto pare sì! Google, il numero uno dei motori di ricerca, utilizza un panda, un pinguino e un colibrì per decidere chi mostrare prima nei risultati quando un utente fa una ricerca. Non a caso, proprio Panda, Penguin ed Hummingbird sono i tre nomi degli algoritmi che determinano l’ordine di visualizzazione nelle SERP (search engine result page) di Google. E’ di fatti fondamentale imparare a conoscerli per capire cosa fanno e come “addomesticarli”.

Panda: occhio ai contenuti

Iniziamo da Google Panda, che dà il nome al primo algoritmo, introdotto da Google nel 2011, che ad oggi, ha subito diversi aggiornamenti. Google Panda fu creato all’epoca per “marginare” un problema molto diffuso: la copia dei contenuti. Succedeva che “webmaster” e “blogger”, invece di creare contenuti unici ed originali, utilizzavano il copia ed incolla duplicando i contenuti di altri siti e blog. Allo stesso modo, e nello stesso periodo, nascevano ogni giorno centinaia e migliaia di aggregatori, ovvero, portali che in maniera del tutto automatica, attingevano articoli da alcuni blog, copiando interamente il contenuto e riproponendolo come “nuovo ed originale”. Ecco perchè Google, con lo scopo di migliorare i risultati delle ricerche, ha studiato l’algoritmo capace di far precipitare nelle serp i siti contenenti esclusivamente materiale copiato che risultava privo di qualità.
Sconfiggere il Panda non è affatto semplice, spesso può richiedere mesi di lavoro e diversi tentativi: Michael Vittori, esperto SEO del settore, ci è riuscito e ha raccontato come in questo articolo.

Penguin: a caccia dei link scomodi

Google Penguin, venne introdotto un anno più tardi rispetto a Google Panda, esattamente nell’aprile dell’anno 2012. Escogitato per colpire tutti coloro che esagerano “sovraottimizzando” le proprie pagine. L’algoritmo è preposto per scoraggiare tutte le tecniche di black hat, pratiche scorrette per posizionare al meglio i blog od i siti tra i risultati di ricerca. Google Penguin, ha il compito di analizzare i link e gli anchor text (ossia il testo linkato) penalizzando chi ne abusa, facendo di fatto SPAM.

Hummingbird, il colibrì intelligente

Google Hummingbird, (il colibrì), ha preso il volo nell’Agosto del 2013. L’algoritmo fu introdotto da BigG  con lo scopo di rendere migliore la visualizzazione dei risultati di ricerca. In questo modo, se ad esempio si cerca “Cosa trasmette domani sera Canale 5?”, grazie ad Hummingbird, si potrà visualizzare la programmazione, direttamente tra i risultati di ricerca, senza dover effettuare click successivi, questo perchè la domanda riceve una risposta.  Search Engine Land, celebre rivista online statunitense, spiega nel dettaglio il funzionamento di Hummingbird in questo post.

Le linee di condotta corrette

Al fine di non essere penalizzati dagli algoritmi Google, occorre realizzare contenuti originali di qualità, e soprattutto non serve cercare metodi facili e “furbi” per posizionarsi sui motori di ricerca. Di fatto, il fine ultimo di Google e dei suoi algoritmi è quello di fornire all’utente il migliore risultato, consono alla sua query di ricerca.