Il fotovoltaico si innova e funziona anche di notte, le Istituzioni infatti stanno adottando alternative più sostenibili in grado di tutelare l’ambiente in cui viviamo. Il problema deriva appunto dall’emergenza inquinamento.
E’ proprio a causa di questa emergenza mondiale che stanno nascendo in tutto il mondo i parchi eolici e si sta perfezionando sempre più la tecnologia utilizzata per la realizzazione dei pannelli fotovoltaici, con nuovi sistemi di accumulo energetico, ricordano gli esperti di Gruppo Aura. In questo ultimo periodo, proprio il mercato del fotovoltaico sta subendo un incremento importante. Secondo gli addetti esperti del settore, negli ultimi 50 anni le sperimentazioni iniziali hanno raggiunto risultati davvero molto sorprendenti.
Stando alle previsioni degli esperti, nel 2019, si è arrivati ad un aumento pari al 20% circa dell’aumento della potenza installata rispetto al 2018 e il nostro Paese figura tra le realtà più dinamiche sotto questo aspetto. Ma le maggiori novità arrivano proprio dal nostro Paese, in quanto, è stato appurato che il fotovoltaico funziona anche durante le ore serali. Questa è una sfida che sempre più imprese, cercheranno di portare avanti, per rendere possibile l’uso di energia prodotta durante il giorno, anche la sera. Il meccanismo sfrutta il sistema dell’accumulo energetico. L’energia prodotta in grandi quantità di giorno tramite il funzionamento dei pannelli fotovoltaici, crea un surplus energetico in grado di caricare le batterie installate nel sistema. Pertanto, l’energia “in eccesso”, oltre a quella accumulata durante il giorno, viene rilasciata dagli accumulatori durante le ore serali e notturne. Ma non solo, perchè proprio questi pannelli, saranno utili anche per alimentare le colonnine di ricarica per le automobili disposte nei centri urbani.
C’è poi anche un’altra novità molto interessante e riguarda il fatto che non si parlerà solo e più di pannelli fotovoltaici da installare sui tetti e sulle mura degli edifici o sui terreni ma di pannelli fotovoltaici che possono essere applicati alle finestre domestiche e che serviranno per ottenere un ottimo risparmio energetico e una maggiore efficienza rispetto a quelli installati sui tetti.
Lo Shanghai Daily ha definito questa scoperta come «una rivoluzione nel fotovoltaico». Spiegando «Attualmente, solo una parte della luce visibile può essere assorbita e convertita in elettricità. Ma quella porzione di spettro luminoso vicina all’infrarosso può comunque essere memorizzata grazie al fosforo a lunga persistenza, rilasciando luce visibile monocromatica di notte. Quest’ultima viene poi assimilata dagli assorbitori e convertita in energia elettrica».
Probabilmente sentiremo d’ora in poi anche più spesso parlare del pannello solare ibrido ad idrogeno, che durante le ore del giorno in cui l’irraggiamento solare è elevato riesce a produrre energia elettrica fruibile per gli apparecchi elettrici della propria abitazione, mentre durante le ore della notte la produzione si trasforma in gas idrogeno ricaricando le celle solari e aumentandone il funzionamento anche la notte. I vantaggi sono molteplici, a partire proprio dalla durata, 40 anni, e con un tempo maggiore di esposizione ai raggi solari, garantisce un rendimento termico pari al doppio, considerando anche la produzione notturna che eliminerebbe il limite finora avuto con i pannelli fotovoltaici tradizionali.